In questo articolo vediamo insieme le risoluzioni più comuni e le tipologie di sensori utilizzate nel mondo della videosorveglianza:
Ecco un elenco delle risoluzioni più comuni che si possono trovare nella videosorveglianza
- CIF (352×288 pixel)
- VGA (640×480 pixel)
- SVGA (800×600 pixel)
- XGA (1024×768 pixel)
- 720p (1 megapixel, 1280 x 720 pixel)
- SXGA (1280×960 pixel)
- SXGA+ (1400×1050 pixel)
- 1080p (2 megapixel, 1920 x 1080 pixel)
- UXGA (1600×1200 pixel)
- QXGA (2048×1536 pixel)
- 3MP (2048 x 1536 pixel)
- 4K (8 megapixel, 3840 x 2160 pixel)
- 5MP (5 megapixel, 2560 x 1920 pixel)
- 6MP (6 megapixel, 3072 x 2048 pixel)
- 8MP (8 megapixel, 3840 x 2160 pixel)
- 12MP (12 megapixel, 4000 x 3000 pixel)
- 16MP (16 megapixel, 4608 x 3456 pixel)
- 20MP (20 megapixel, 5120 x 3840 pixel)
- 36MP (36 megapixel, 7952 x 5304 pixel)
- 8K (33 megapixel, 7680 x 4320 pixel)
Si noti che queste sono solo alcune delle risoluzioni disponibili e che i produttori possono utilizzare designazioni o risoluzioni diverse.
Le risoluzioni della videosorveglianza sono solitamente abbinate a sensori di immagine di diverse dimensioni e tipi.
Ad esempio, una risoluzione 1080p (2 megapixel) potrebbe essere abbinata a un sensore d’immagine CMOS da 2 megapixel, mentre una risoluzione 4K (8 megapixel) potrebbe essere abbinata a un sensore d’immagine CMOS da 8 megapixel.
I sensori di immagine più comuni nella videosorveglianza sono i sensori CMOSI sensori CMOS (Complementary Metal-Oxide-Semiconductor) son… Leggi (complementary metal-oxide-semiconductor) e i sensori CCD (charge-coupled device).
La scelta del sensore dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dalle caratteristiche della telecamera, per esempio la risoluzione, la dimensione del sensore, la sensibilità alla luce, il rapporto segnale/rumore, la velocità di scansione, e così via.
In generale, maggiore è la dimensione del sensore, maggiore sarà la quantità di luce che può essere catturata, e quindi la qualità dell’immagine.
Ciò è particolarmente importante per telecamere che operano in condizioni di scarsa illuminazione.
La dimensione del sensore di una telecamera viene solitamente misurata in pollici, ad esempio 1/2 pollice, 1/3 pollice, 2/3 pollice, 1 pollice, e così via.
La dimensione del sensore influenza sia il campo visivo (FOV) che l’indice di qualità (Qindex) della telecamera.
Un sensore più grande consente :
- di catturare più luce e quindi di ottenere immagini più nitide e dettagliate, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione.
- può offrire un FOV più ampio, il che significa che la telecamera può coprire un’area più grande senza dover utilizzare obiettivi con un angolo di campo più ampio.
Questo può essere particolarmente utile per le applicazioni di sorveglianza a distanza.
D’altra parte, un sensore più piccolo può:
- limitare la quantità di luce catturata e quindi la qualità dell’immagine, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione.
- può offrire un FOV più stretto, il che significa che la telecamera deve utilizzare obiettivi con un angolo di campo più stretto per coprire un’area specifica.
Una telecamera con sensore più grande e risoluzione più elevata, offrirà un Qindex più alto, ovvero una qualità dell’immagine maggiore e una maggiore capacità di riconoscimento degli oggetti nell’immagine.
N.B. Il Qindex (indice di qualità) è una scala che serve per misurare il rapporto tra DORI (Detection, Observation, Recognition and Identification), FOV (Field of View) e pixel/metro.